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Poetica del labirinto

La ricerca del LABORATORIO è ispirata alla poetica dei labirinti  intesi come luoghi fisici e/o mentali, che, figli di un archetipo che getta le sue basi nel Mito, arrivano all’architettura della Rete, vero e proprio sistema vivente. Lo spazio, quindi, fuori e dentro noi, è al centro di un lavoro che indaga le possibili azioni volte a formarlo, descriverlo, comprenderlo, mutarlo, viverlo. Uno spazio con_temporaneo, cioè - inevitabilmente - in continua mutazione, in cui abita il teatro che frequentiamo, dove teatro è vita, dove la scenografia scardina la tradizione per farsi “semplicemente” architettura.

 

Lo scopo del procedere del nostro LABORATORIO, risiede nel conoscere, sperimentare e condividere la costante evoluzione dei linguaggi scaturiti sulla scena dall’applicazione delle nuove -  e nuovissime - tecnologie al teatro inteso nella sua globalità: tutte le discipline teatrali subiscono infatti  una trasformazione in seguito all’ impiego di nuovi mezzi che ne ridefiniscono le possibilità tecnico-espressive. Lo studio di questi nuovi codici teatrali è dunque l’obiettivo primario che ci siamo prefissati, che richiede un aggiornamento continuo, un moto perpetuo nel fertile panorama artistico internazionale, avendo sempre ben presente però da dove si è partiti.

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